TUTTO L'APPEAL DI UN NUOVO CIRCUITO TURISTICO, TRA ANTICHI BORGHI, MARE E BUONA CUCINA
L'uva da tavola, eccellenza dell'agroalimentare pugliese, diventa driver di una proposta turistica alternativa, tra piccoli borghi, litorali di grande bellezza e buona cucina. E' quanto propongono le "Terre dell'uva", una rete di comuni produttori che hanno aderito al progetto "Regina di Puglia" messo a punto dall'amministrazione comunale di Noicàttaro, in provincia di Bari.
Un convegno dedicato al marketing territoriale e al concetto di uva-turismo, preceduto da un Osservatorio di Mercato curato da Mario Schiano Lo Moriello, analista di ISMEA, ha appena concluso la seconda edizione dell'iniziativa aprendo una nuova progettualità condivisa. Ne hanno parlato il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, e gli assessori Germana Pignatelli e Vito Fraschini.
In questo caso la pregiata uva da tavola assume un ruolo nuovo e importante, quello di narratore di un territorio, della sua cultura, della sua identità e dei suoi valori. Diventa così motivazione di viaggio nell'ambito del trend turistico che interessa un numero sempre maggiore di visistatori, alla ricerca di tradizioni autentiche. E' un esempio di come una produzione agroalimentare possa diventare veicolo per una ulteriore attrattività della rete dei comuni di Terre dell'uva nell'ambito della già ben posizionata destinazione Puglia: Noicàttaro, comune capofila, poi Rutigliano, Mola di Bari, Castellaneta, Adelfia, Casamassima e Polignano a Mare,
I numeri del 2023 lo confermano: sono stati 16 milioni i turisti italiani e internazionali che l'hanno scelta e quest'anno potrebbero essere anche di più. Cinque milioni provenivano da Francia e Germania, i Paesi verso cui viene maggiormente esportata la sua uva da tavola, oltre che in Polonia, Regno Unito, Svizzera e Spagna. Ma è anche un record nazionale con il 57% della produzione nazionale, con una crescita degli investimenti e delle superfici coltivate, ponendo l’Italia al terzo posto nel mondo e la prima in Europa.
Sono diverse le varietà prodotte, a parte la Regina che ha dato il nome all'iniziativa, e sempre più la ricerca punta a tipologie diverse secondo il gusto dei consumatori, come quella dalla buccia croccante o senza semi (seedless).
Viene coltivata a tendone, con coperture mobili, trattamenti mirati e l'adozione di strumenti di confusione sessuale contro gli insetti dannosi che riducono il ricorso a fitofarmaci, secondo il protocollo regionale.
"E' il secondo prodotto ortofrutticolo italiano per export dopo la mela - ha detto Schiano Lo Moriello- con un fatturato 2023 pari a 821 milioni di euro. Il prodotto leader delle esportazioni, coltivata sorattutto in Trentino e in Alto Adige, vanta 916 milioni di euro di fatturato coprendo con la campagna commerciale 12 mesi contro i 3 mesi o poco più della campagna commerciale dell’uva da tavola".
La sfida da intraprendere ora è legare concretamente questa eccellenza al turismo, abbinadola agli altri prodotti dell'agroalimentare, dalle mozzarelle e burrate alle carni fino alle orticole, e alla già apprezzata gastronomia che vanta piatti come la tiella riso cozze patate, orecchiette, focacce, friselle e panzerotti da abbinare a grandi vini.
Il tema è stato affrontato in una tavola rotonda con il sindaco di Noicàttaro, Raimondo Innamorato, il vicesindaco di Nola di Bari, Angelo Rotolo, gli assessori Vito Fraschini all’Agricoltura e Germana Pignatelli allo Sviluppo Territoriale, e l’assessore alla Cultura di Rutigliano Milena Palumboatto.
Ma perchè il progetto del turismo dell'uva decolli concretamente- come ha sottolineato l'esperto di marketing Stefano Soglia- serve che i privati ci credano, con l'intervento di nuove professionalità. Ma è anche indispensabile una risposta delle isstituzioni, sinergica e a livello di sistema".
Numerosi gli incontri B2B tra le aziende di produzione e i buyers stranieri che hanno dimostrato l'interesse per questa eccellenza tipicamente pugiese.
Regina di Puglia 2024 ha avuto il supporto della Regione Puglia e della Camera di Commercio di Bari. Main Sponsor dell’iniziativa, con il suo marchio "Famila Superstore", è stata Megamark, tra le realtà leader del Sud Italia nella distribuzione organizzata. Silver Sponsor sono stati APEO, l’Associazione dei produttori e degli esportatori ortofrutticoli pugliesi, Carby Label, azienda di Casamassima produttrice di tecnologie per l’etichettatura, e Tramaco, impresa di Ravenna specializzata nelle spedizioni refrigerate marittime internazionali.
L’evento, con supporto progettuale e organizzativo dell’agenzia Omnibus, ha avuto anche il sostegno della CNA sezione Puglia, e della Cantina Tenuta Viglione ed ha coinvolto tutta la comunità con rappresentazione della fede, come il secolare rito della consegna delle chiavi della città di Noicàttaro alla Madonna del Carmine.
Tra gli eventi culturali organizzati dall'assessore Germana Pignatelli, gli spettacoli di danza aerea di Elisa Barrucchieri con la compagnia Res Extensa e la rappresentazione Les Tableaux Vivant della compagnia Ludovica Rambelli nel teatro più piccolo d'Europa, solo 40 posti, nel settecentesco ex frantoio ipogeo appena restaurato.
Comune di Noicàttaro (noicattaro.bari.it)
Mariella Morosi