DALLA CAMPANIA UN ESEMPIO DI AGRICOLTURA SANA E DI SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E SOCIALE
Se l’ortofrutta è il settore più esposto agli effetti dei cambiamenti climatici lo è anche a quanto viene fatto nella gestione dei territori, spesso poco rispettoso. A volte è stato anche criminale, come anni fa nella cosiddetta "terra dei fuochi" dove venivani bruciati i rifiuti tossici.
Eppure, proprio non lontano da quell'area violata della mitica Campania Felix degli antichi romani, arriva un esempio di riconversione ad un'agricoltura biologica e sana che già da nome esprime il progetto in tutto il suo valore: "Amico Bio".
L'attività agricola che si svolge su un'area di circa 500 ettari e rappresenta uno delle principali voci economiche della Regione Campania oltre che un esempio per tutta la produzione agricola nazionale.
Siamo a Capua, tra Giano Vetusto e Santa Maria Capua Vetere, in quell'area famosa fin dall'antichità per la fertilità dei suoli che si estende a sud fino ai Campi Flegrei, ad est fino alle pendici del Vesuvio, cinta a nord dalla catena Appenninica con l’antico vulcano spento di Roccamonfina. Ad ovest si apre sul mar Tirreno, includendo la fertile pianura del fiume Volturno.
E' una storia green, questa di Amico Bio, che nacque una ventina di anni fa per iniziativa di un gruppo di agricoltori, pionieri della sostenibilità, che si unirono per valorizzare le loro coltivazioni, in particolare ortaggi, con l’obiettivo di produrre secondo il metodo biologico, convertito successivamente in biodinamico.
Oggi a condurre l'azienda è Enrico Amico, laureato in Agraria, in collaborazione con i fratelli Orsola e Pasquale e i loro prodotti sono destinati soprattutto all'estero, in particolare al mercato tedesco. E' massima l'attenzione alla scelta dei semi, rivolta a varietà locali e adatta ai terreni, escludendo gli ibridi e privilegiando quelli tradizionali, di cui talvolta è stata abbandonata la coltivazione perchè poco produttivi.
Dal biologico l'azienda è poi passata al biodinamico, con la certificazione Demeter. Le produzioni di Amico Bio e dei soci della cooperativa rispettano la stagionalità delle colture agrarie, nascono all'aperto, in pieno campo, rispettando l ritmi della natura, ma anche in ambiente coperto, come tunnel, dove trovano migliore ambiente gli ortaggi più pregiati e sensibili come rucola o insalatine da taglio. L’agricoltura biodinamica vede in Rudolf Steiner il padre fondatore che considerava l’azienda agricola un organismo vivente, ove tutte le forze vitali e cosmiche s’intrecciano in armonia. Inoltre prevede di operare a “ciclo chiuso”, ossia produrre al proprio interno tutto ciò che serve, anche i mezzi tecnici, occorrente per una sana e naturale coltivazione. Fondamentale la presenza degli animali per il letame, concime naturale,prezioso per la rotazione pluriennale con seminativi, erba e cereali. Le complesse e differenziate tecniche agronomiche mirano a rivitalizzare il suolo, a rispettare le esigenze della pianta e dell’ambiente in cui cresce. Condizioni imprescindibili sono l'inerbimento con il sovescio, l’utilizzo di compost aziendale, l’uso esclusivo dei prodotti biodinamici consentiti,il rispetto delle fasi di crescita della pianta correlate alle interazioni con l’universo. Ma protagonista è sempre l'uomo che mettendo in atto queste tecniche rende il proprio contesto unico per componenti ambientali, pedoclimatiche, sociali e con il rispetto e l'adozione delle buone pratiche di una volta.
Amico Bio rispetta la regola del ciclo chiuso. In questa azienda si allevano le api, sentinelle dell'ambiente, bovini marchigiani e suini neri casertani, che erano a rischio di estinzione. Gli animali vivono liberi in una vasta area. Ma c'è anche una struttura ricettiva con fattoria didattica immersa dalla natura, La Colombaia, con oltre 100 ettari di cui 30 a frutteto (albicocco, pesco, susino e melo), e 70 ad ortive, di cui 25 ettari in ambiente protetto. Il nome dell’agriturismo deriva dalla presenza di una antica colombaia risalente alla fine del Seicento che sovrasta l’antica masseria.
Le azioni virtuose si estendono anche al rapporto con i collaboratori. In azienda, come nei borghi di una volta, vivono con le loro famiglie 30 dipendenti di diverse nazionalità e i bambini frequentano un asilo di matrice steinereina che avvicina al contatto con la natura. La scuola, con programmi fino alla prima elementare, è aperta anche agli esterni che vogliono avvicinarsi ad un modo diverso di intendere la pedagogia.
Il Consorzio dei produttori Amici Bio ha anche promosso il progetto Biodi Biodi, acronimo di “Bio Dinamico”.E'cofinanziato dall’Unione Europea ai sensi del Reg 1144/2014 volto alla promozione delle produzioni biologiche comunitarie in Italia ed in Germania e ammesso al sostegno con contributi comunitari.
Il programma delle attività previste è articolato e riguarda lo svolgimento di iniziative educative e promozionali per far conoscere meglio le caratteristiche qualitative e produttive dell’ortofrutta fresca ottenuta con il metodo biologico e biodinamico verso i consumatori ma anche verso le altre aziende come modello da replicare. L’impegno del gruppo Amico Bio, che va dalla produzione agricola alla ristorazione con degustazioni dei prodotti aziendali e all'accoglienza, si è allargato alle iniziative culturali. In programma incontri per approfondimenti mirati ai grandi temi di attualità, la partecipazione al Festival della Letteratura presso il grandioso sito archeologico dell’Anfiteatro dell’Antica Capua, attività ludiche secondo il credo steineriano, corsi di formazione per agricoltori e giornate di Seminare il Futuro in collaborazione con le Universtà e con il CREA.
http://www.amicobio.net/amico-bio.html
Mariella Morosi