LA BICICLETTA E' IL FUTURO DEL TRAFFICO URBANO

IL PREMIO "URBAN AWARD" INCENTIVA I COMUNI A DIVENTARE SEMPRE PIU' GREEN

bici urban
La salute e il futuro delle città passeranno attraverso le due ruote. E' sempre più centrale il dibattito sull'urgenza di un ripensamento della mobilità urbana e sulla rimodulazione del sistema trasporti. Lo chiedono le nuove generazioni che hanno già espresso con forza la loro attenzione alle tematiche ambientali, prime tra tutte quelle della sostenibilità e della mobilità dolce. È in questo contesto che è stata presentata a Roma, nella sede dell'Anci, l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, la 6ª edizione del Premio "Urban Award" per la modalità sostenibile, ideato da Viagginbici.com per incentivare i Comuni italiani a diventare sempre più green. Al più virtuoso sarà assegnato in premio un parco bici messo a disposizione dalle aziende aderenti al progetto. In autunno a Bergamo ci sarà la premiazione, in occasione della 39ª Assemblea nazionale Anci.
Ormai è ampiamente dimostrato come l'uso della bicicletta per i suoi benefici sociali ed ambientali sia un mezzo per lo sviluppo sostenibile dei centri urbani e anche questo principio rientra, tra gli altri, nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite. Si sono moltiplicati negli ultimi anni anche i progetti delle startup non solo italiane sulla riduzione dei mezzi di trasporto urbano tradizionali a vantaggio delle due ruote.
E se non realizzeremo tanto presto il "modello Copenaghen", dove un terzo della popolazione utilizza la bicicletta ogni giorno, cresce la consapevolezza che pedalare non solo aiuterebbeconferenza bici urban l'ambiente, ma migliorerebbe la salute delle persone, manterrebbe in forma piacevolmente, e ridurrebbe lo stress, aprendo la mente verso una nuova visione del quotidiano.
Tanti quindi i vantaggi al centro del progetto "Urban Award", illustrati all'evento romano dal presidente nazionale Anci, Antonio Decaro, da Ludovica Casellati, direttrice di Viagginbici.com e Luxurybikehotels, da Marino Bartoletti, direttore editoriale Bike Channel e da Vittorio Brumotti, campione internazionale di ciclismo e inviato di Striscia la Notizia.

I giurati che dovranno assegnare il premio prenderanno in considerazione i progetti appena approvati o in essere delle amministrazioni pubbliche, ma anche le attività di comunicazione e sensibilizzazione attuate attraverso eventi e iniziative, soprattutto quelle sulla mobilità integrata con il trasporto pubblico. Il regolamento è pubblicato nel sito di Anci dove si troverà anche l´application form da utilizzare per inviare la domanda di partecipazione. La candidatura dovrà essere presentata dal sindaco o da un suo delegato entro il 14 ottobre 2022 all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Nel nostro Paese c'è già una rete di piste ciclabili e di cicloturismo di circa 58mila km, ma ancora molto c'è da fare. «L'uso della bicicletta - ha detto il presidente dell' ANCI Decaro - è ormai da tempo parte integrante della programmazione urbana di tutte le città, sono decine i progetti di riqualificazione urbana che comprendono percorsi e infrastrutture dedicate e la nostra associazione accompagna con piacere il percorso del premio in questa sua nuova tappa».

ciclista che trasporta le figlie

La bicicletta, tuttavia, non deve essere riservata solo al tempo libero e già molte aziende incentivano i propri dipendenti ad usarla per andare al lavoro. In questi anni "Urban Award" ha valorizzato le buone pratiche di tante città, facendo in modo che si innescasse una gara virtuosa a riprodurre questi modelli e nello steso tempo diminuendo l´impatto ambientale generato dai veicoli privati. C'è da sottolineare che negli ultimi due anni per il Covid la bicicletta è stata più utilizzata nelle città come mezzo di trasporto per motivi di distanziamento.
Federico Longo nel suo libro "A ruota libera. Diario di un ciclista urbano" (Edizioni Ultra) scrive: "Le automobili sono ovunque sulle strade, sui marciapiedi, sulle corsie preferenziali, sui parcheggi riservati alle due ruote, in divieto di sosta, in doppia fila, in tripla fila, sulle strisce pedonali. Auto fumanti, rabbiose, congestionate"..... E ancora: "C'è un unico aspetto che accomuna tutte le strade, i rioni, i quartieri, le piazze: la dittatura delle auto, la loro ingombrante e minacciosa presenza determina lo scenario urbano entro il quale ci si deve muovere senza discutere".

Mariella Morosi