“FERDINANDO” a TORINO

ARTURO CIRILLO PORTA IN SCENA AL TEATRO GOBETTI DI TORINO
LO SPETTACOLO DI ANNIBALE RUCCELLO

FERDINANDO  

Il 21 novembre 2023, alle ore 19.30, debutta a Torino al Teatro Gobetti Ferdinando di Annibale Ruccello, diretto e interpretato da Arturo Cirillo. In scena insieme a lui Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo, Riccardo Ciccarelli.
Le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le musiche di Francesco De Melis e le luci di Paolo Manti.
Lo spettacolo, prodotto da Marche Teatro, Teatro Metastasio di Prato e Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, sarà replicato per la Stagione in abbonamento dello Stabile di Torino fino a domenica 26 novembre.

Ferdinando è l'indiscusso capolavoro del commediografo e regista napoletano Annibale Ruccello, scomparso precocemente in un incidente automobilistico nel 1986. Lo spettacolo, scritto per Isa Danieli, che ne fu interprete per anni, rivive oggi nella versione di Arturo Cirillo. Gli eventi storici del processo di unificazione nazionale – rifletteva Ruccello – vengono riletti dall’angolazione di una vecchia classe ormai in decomposizione, assumendo un senso di mutamento verso una nuova realtà ugualmente preoccupante nella sua trasversale assenza di valori morali. Donna Clotilde, baronessa borbonica, non riesce ad accettare l'umiliazione di assistere all'ascesa sociale della borghesia e decide di rinchiudersi in un isolamento forzato in una villa vesuviana. Solo l'arrivo del giovane Ferdinando, dalla bellezza "morbosa e strisciante" cambierà il corso degli eventi.FERDINANDO Tommaso Le Pera

Scrive Arturo Cirillo nelle sue note di regia: «Logica ed inconsueta, allo stesso tempo, mi appare la mia decisione di portare in scena Ferdinando di Annibale Ruccello. Logica perché riconosco in Ruccello un mio autore, un autore sul quale sono tornato più volte, e con spettacoli per me importanti. Ma la scelta mi appare anche inconsueta, poiché per me Ferdinando è sempre stato legato allo spettacolo che curò l’autore stesso (nonché primo interprete del ruolo di Don Catellino), che ha girato per molti anni tutta l’Italia avvalendosi della grande interpretazione di Isa Danieli.
Inoltre per me il testo è sempre apparso molto diverso da tutti gli altri di Ruccello, un testo più realistico, storico, un dramma con una struttura classica. Il desiderio per un inafferrabile adolescente, nato da un inconsolabile bisogno d’amore, matura nella mente di tre personaggi disperati (Donna Clotilde, Donna Gesualda e Don Catello), prigionieri della propria solitudine, esacerbati dall’abitudine. Allora tutto l’aspetto storico mi è apparso una finzione, un teatro della crudeltà mascherato da dramma borghese, in cui anche la lingua, il fantomatico napoletano in cui si sostanzia Donna Clotilde, è esso stesso lingua di scena, lingua di rappresentazione, non meno del tanto “schifato” italiano.
Una scena composta da un unico grande drappo che scende dall’alto e contiene il luogo dell’azione, un luogo claustrofobico in cui convivono tutti i personaggi, che vediamo spogliarsi, rivestirsi, incontrarsi (come in un film di Luis Buñuel). Personaggi rinchiusi in abiti scuri, monacali e preteschi, per devozione o lutto, ma forse solo per difesa. Illuminati da luci rivelatrici, come in un miracolo pagano, dove l’intimità delle note di un pianoforte convivono con quelle sontuose e barocche di un organo.
Poi c’è Ferdinando, ragazzino normale di un tempo presente, portatore solo del proprio corpo giovane sul quale gli altri tre personaggi di questo quartetto disegnano le proprie visioni e i propri desideri. Trascendendo dalla persona in sé, come spesso avviene nell’innamoramento, si ingannano e si lasciano ingannare. Dopo gli resta solo la constatazione del proprio fallimento e della propria folle e disperata solitudine, in un luogo spettrale abitato dai morti e dai ricordi.
Mi pare che con Ferdinando, ancora una volta e ancora di più, Ruccello faccia fuori i generi, sessuali e spettacolari, per mettere in scena l’ambiguo e il sortilegio
».

TEATRO GOBETTI
Dal 21 al 26 novembre 2023

Teatro Gobetti, via Rossini 8, Torino
Orari degli spettacoli: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.45; domenica ore 16.00.
Prezzo dei biglietti: Intero € 28,00 – Ridotto € 25,00
L’acquisto dei biglietti in prevendita prevede un costo di € 1 a biglietto

BIGLIETTERIA DEL TEATRO STABILE DI TORINO
Telefono 011 5169555 / Numero verde 800 235 333
Teatro Carignano, Piazza Carignano 6 – Torino
Orario: da martedì a sabato dalle ore 13 alle ore 19, domenica dalle ore 14 alle ore 19.
Online www.teatrostabiletorino.it 

 (credits Tommaso Le Pera )