Non c’è dubbio che siano moltissime le cose che ci mancano in questo periodo di “cattività” domestica. Dalle passeggiate in centro o nei parchi, dalle gite fuori porta, alle allegre conventicole con gli amici. Tutto questo è scontato, ma a qualcuno cominciano a mancare anche le pause pranzo coi colleghi, nel solito baretto tra panini, pizzette e… piadine.
Nostalgia da fast food
Anche se ormai siamo tutti chef e in cucina nelle ultime settimane ci abbiamo passato più tempo che in tutta la nostra vita, a volte sale la nostalgia per quei pranzi fugaci, mangiati con le mani ma tanto gustosi e poco impegnativi. La scelta è varia ma tra gli articoli più gettonati c’è la piadina. E allora perché non prepararla a casa, ma quella autentica romagnola che evoca anche un po’ il gusto della spiaggia e del mare che oggi sembrano un vero miraggio.
Impastare e aspettare (ma non troppo)
Impastare è a detta di molti una terapia antistress (che di questi tempi non guasta) ma, mentre per pane e pizza i tempi di lievitazione sono lunghi, per la piadina è tutto molto più ragionevole. Basta preparare la base in mattinata e dopo meno di due ore si può stendere e cuocere.
Dosi per 3 piadine
250 gr. di farina bianca (o integrale, come preferite)
35 gr. di strutto (si può usare anche l’olio d’oliva ma non è la stessa cosa)
100 gr. di latte tiepido
25 gr. di acqua tiepida
1 cucchiaino di sale
½ cucchiaino di zucchero
½ cucchiaino di lievito istantaneo per preparazioni salate (se non lo trovate, vista la scarsa quantità, andrà benissimo anche quello per dolci)
Impastate tutto insieme in una ciotola, prima con un cucchiaio e quando comincia a essere consistente trasferite la pasta su un piano e lavoratelo con le mani. Quando sarà morbida ed elastica (bastano pochi minuti) l’impasto è pronto. Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare a temperatura ambiente.
Passate circa due ore dividete l’impasto in 3 parti e col mattarello stendetelo a uno spessore di circa ½ cm.
Scaldate una padella (meglio se di ghisa o a fondo spesso) senza aggiungere grassi, adagiate la prima piadina e fatela cuocere da un lato. Girate e fate lo stesso sul lato opposto. Ripetete l’operazione con le altre.
Farcite le vostre piadine come volete: il classicone romagnolo rucola e squacquerone, crudo e mozzarella, cotto e robiola. Insomma, quello che più vi piace.
Accompagnate da un’insalatina mista sono perfette anche per arricchire un aperitivo con gli amici. Certo, non ora, ma prima o poi…
Paola Drera