“Scolpite” a Palazzo Reale: la donna al centro

Trentacinque fmostra scolpiteotografe creano un percorso di immagini all’interno della sala degli Arazzi di Palazzo Reale. Al centro la donna, come soggetto e come artista.

E’ la mostra Scolpite, visitabile sino al 5 settembre e promossa dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e organizzata da Associazione Donne Fotografe, insieme a Terre des Hommes.

Questi i nomi delle artiste dell’Associazione Donne Fotografe che hanno offerto il loro contributo:
Vittoria Amati, Tiziana Arici, Alessandra Attianese, Lucia Baldini, Isabella Balena, Raffaella Benetti, Patrizia Bonanzinga, Marianna Cappelli, Loredana Celano, Isabella Colonnello, Antonietta Corvetti, Giovanna Dal Magro, Margherita Dametti, Colomba D'Apolito, Isabella De Maddalena, Flavia Faranda, Fulvia Farassino, Simona Filippini, Antonella Gandini, Claudia Ioan, Silvia Lelli, Sonia Lenzi, Marzia Malli, Giuliana Mariniello, Paola Mattioli, Melania Messina, Rosetta Messori, Antonella Monzoni, Bruna Orlandi, Nicoletta Prandi, Patrizia Pulga, Patrizia Riviera, Anna Rosati, Margherita Verdi, Amalia Violi.

Le citiamo tutte, per mettere innanzitutto loro al centro, perché quasi sempre le donne agiscono nell’ombra, strutture portanti, imprescindibili, ma senza volto e riconoscimento.

dametti margherita2Questa mostra porta la donna in primo piano e ha l’ambizione di contribuire attivamente con il linguaggio fotografico alla creazione di una visione aperta e critica della figura femminile nell’immaginario collettivo e di stimolare una riflessione sulla sua presenza nella statuaria e, in particolare, sulla sua assenza nella statuaria pubblica.

Un intento condiviso e sostenuto dalla Fondazione Terre des Hommes che, da 10 anni realizza la campagna indifesa, per i diritti delle bambine e delle ragazze e attraverso la petizione #UnaStatuaPerLeBambine, lanciata a luglio 2020, ha invitato la cittadinanza milanese a riflettere sul tema della parità di genere e sulla necessità di scegliere nuovi modelli e simboli per le
bambine e le donne di domani, a cui dedicare nuovi monumenti in città.

La petizione ha raccolto oltre 4000 firme, grazie al sostegno e l’appoggio di numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. La petizione si può firmare online al seguente link: https://bit.ly//UnaStatuaPerLeBambine.

 

Come nasce l’idea di questa mostra?

Grazie a Isabella Balena e Patrizia Bonanzinga, due delle fotografe in mostra, si comprende la genesi del progetto: “Una serie di eventi convergenti, tra il 2020 e il 2021, quali la partecipazione al Brescia Photo Festival dal tema 'Patrimoni', la conclusione dei lavori di restauro della Vittoria Alata e, in area milanese, una serie di iniziative sull'identità di genere promosse da gruppi femminili, dalla fondazione Terre des Hommes e dal Comune di Milano, hanno questa riflessione sulla figura femminile attraverso i Paesi e nei secoli, con l'intento di indagare quanto e come la docs foto scolpite 940x449nna sia stata ritratta nella scultura ed in che modo la sua rappresentazione possa essere stata talvolta costruita su letture parziali, scorrette o preconfezionate della complessità femminile.
L'importanza di questa riflessione si manifesta anche nei recenti e meno recenti fatti che hanno visto abbattute o sfregiate da atti vandalici alcune statue di personaggi storici divenuti controversi, rivelando da una parte, il bisogno di esemplificazione che quei simboli rappresentano in un dato periodo storico e di coloro che ne rivendicano la libertà di poterli distruggere e, dall'altra, la necessità di affermazione della Memoria in quanto Storia, proprio attraverso la rappresentazione di quei simboli e quindi sulla necessità della loro conservazione e della loro presenza (Marc Augé parlava di 'obbligo del ricordo').
Grazie al photoediting di Paola Riccardi, Scolpite esprime, attraverso molte sotto-tracce, pluralità di sguardi e individualità nella progettazione fotografica. Seguendo temi intimi e condivisibili ogni fotografa ha fornito una sua personale interpretazione, creandone un racconto. Trentacinque diversi sguardi si sono confrontati seguendo temi che vanno dalla fotografia documentaria a quella antropologica, sociale e di comunicazione pubblicitaria, dalla ricerca sul corpo alle più varie performance fotografiche, lavorando secondo il comune scopo di ridare significato e presenza alle donne guardandole non solo in quanto 'corpi', ma in una più piena dimensione di pensiero e azione.

Per informazioni consultate il sito di Donne Fotografe, quello di Terre Des Hommes

la redazione

foto:

- La mostra

- Foto di Margherita Dametti, Double exposure, Scultura Onestà, facciata palazzo Via Mentana, Pavia 2020 e cartellone pubblicitario a Las Vegas 2010

- Foto Isabella Balena, Bisogna essere nude per entrare nei musei?, Venere con la mela di B. Thorvaldsen 1816. Gallerie d'Italia, Milano, 2020