Con EuroVelo 8, il Mediterraneo, in bicicletta

Si chiama EuroVelo 8, ed è stata ideata per essere la pista ciclabile del Mediterraneo. Si tratta di un progetto europeo co-finanziato dalla Commissione europea e ambisce a essere tra i “prodotti turistici transnazionali per aumentare la competitività e la sostenibilità del turismo europeo”. La pista ciclabile si estende per circa 5.900 km, partendo da Cadice, in Spagna, per raggiungere Cipro, dopo aver attraversato molti paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Alla presentazione del progetto, tenutasi presso la sede dell’ENIT di Roma, hanno partecipato il commissario straordinario dell’Enit, Cristiano Radaelli, che ha sottolineato l’importanza economica del ciclismo, attività che coinvolge decine di milioni di appassionati solo in Europa.
Erano presenti anche il Presidente della Provincia di Mantova, Alessandro Mull, e il presidente della Fiab, Giuliano Pasticci, che ha introdotto il problema dell’adattamento del territorio e la costruzione di nuove infrastrutture, necessarie e di vitale importanza per la fattibilità del progetto. Paolo Pileri, della regione Veneto, ha illustrato come nel corso degli anni sia cambiato lo scenario dei percorsi ciclabili lungo il fiume Po, trasformati in formidabili esempi di architettura, design e ingegneria. Per concludere, Vania Virgili, consulente per i fondi della comunità, il Mibact, ha confermato la presenza di risorse economiche europee dirette e indirette (quelle gestite da parte delle istituzioni regionali) che costituiscono preziose opportunità per diffondere questa pratica.

Undici i paesi coinvolti
EuroVelo8, è uno dei 14 percorsi ciclabili compresi nel progetto EuroVelo che si diffuse in tutta l’Europa per più di 70 mila chilometri. In dettaglio EuroVelo8 è un processo che coinvolge anche l’Italia, attraversando 10 altri paesi, tra cui Spagna, Francia, Principato di Monaco, Slovenia, Croazia e Grecia.
L’Italia copre una lunghezza di 965 km ed è considerate capofila attraverso la Provincia di Mantova, la Provincia di Ferrara e la regione Piemonte.
Gli obiettivi di questo progetto comprendono la valorizzazione e la promozione di prodotti turistici in Europa che contribuiscono allo sviluppo di un tipo di turismo sostenibile da un punto di vista economico, ambientale e sociale. La seconda priorità è quella di collegare destinazioni a livello transnazionale, attraverso piste ciclabili che hanno il ruolo fondamentale di far conoscere e scoprire ai partecipanti le tradizioni culinarie uniche, il patrimonio artistico e culturale e i paesaggi dei paesi attraversati.
Pienamente condivisa dai partecipanti alla presentazione è la necessità che in Italia vengano trovate soluzioni concrete a quattro fasi fondamentali per la realizzazione di questo ambizioso progetto ciclistico: intermodalità, servizi complementari, ospitalità, e cartelli stradali.
La Federazione europea dei ciclisti (ECF) sta coordinando lo sviluppo di una rete di piste ciclabili di alta qualità per collegare tutto il continente. I percorsi potranno essere utilizzati da cicloturisti a lunga distanza oltre che dalla popolazione locale che effettua spostamenti giornalieri. EuroVelo attualmente comprende 14 tratte ed è previsto che la rete sarà sostanzialmente completata entro il 2020. (Mario Masciullo - eTn)
www.eurovelo.org