Il turismo in Tunisia si affida a una donna

A tre anni dalla rivoluzione che ha rovesciato il regime di Zine El Abidine Ben Ali, la Tunisia ha celebrato settimana scorsa l’adozione della sua nuova Costituzione, vista come ‘’un esempio per gli altri paesi’’ dai commentatori stranieri, fra i quali il presidente francese Francois Hollande e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. La nuova Costituzione tunisina, il cui testo è frutto di un compromesso, accorda una posizione ridotta all’islam e introduce un obiettivo di parità fra uomini e donne all’interno delle assemblee di eletti, ha portato all’uscita dal governo degli islamisti del partito Ennahda.
Amel Karboul (foto EECC) è il nuovo ministro del Turismo tunisino, nel Governo appena costituito dal primo ministro Mehdi Jomaa, in cui si contano altre due donne a capo di altrettanti dicasteri.
Consulente internazionale, parla quattro lingue: inglese, arabo, francese e tedesco.
Amel Karboul è il terzo ministro del Turismo da quando è scoppiata la Primavera araba. La stampa francese la ha definita: “una vera donna tunisina che combatte contro l’ignoranza e per l’emancipazione femminile”.